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al testo di Marina Pacifici
Al valico della nostalgia
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Al valico della nostalgia oltre la bruma in dissolvenza appare il ritorno, quando il commiato avviene tra la fredda carezza della pioggia nell'occhiata malinconica e precoce del giorno.
La campanella già annuncia la partenza in un fremito di sguardi, in briciole di parole febbrili sparpagliate sul binario lucido.
Migreranno nella solitudine i miei giorni in cerca del sole, misurando dell' assenza le amare ore, lontane dal tuo sorriso.
Ti attenderò nel barbaglio di luce, nel colore sgargiante di vita delle viole vegliate del fiordaliso mentre dolce scende la sera,
tra il volo festoso di una rondine che torna al nido, in una stazione di frontiera.
A te, mia rondine
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Antonio Aiello
- 28/04/2014 18:42:00
[ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]
Bella poesia sullallontanamento dalla persona di cui siamo innamorati. Dopo il commiato che si consuma "in un fremito di sguardi, in briciole di parole febbrili"... lontano dal suo sorriso che ti ispira e ti fa avvertire una miglior vita ci saranno molte ore amare... lo attenderai in un luogo sfolgorante di luce, esuberante di grazia e di vita: "Ti attenderò nel barbaglio di luce, nel colore sgargiante di vita delle viole vegliate del (forse dal) fiordaliso mentre dolce scende la sera, tra il volo festoso di una rondine che torna al nido" e il tuo sentimento volerà festoso verso lamato e sarete di nuovo felici nel vostro "nido", nel vostro abbraccio, nel vostro meraviglioso stare insieme...
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